lunedì 11 marzo 2013

I tarli del legno - I Cerambicidi

I tarli appartenenti alla famiglia dei Cerambicidi presentano il maggior numero di specie nel regno animale.

Ciascuna femmina può deporre sino a 100 uova nelle fessure del legno a circa 2 cm di profondità.

Le larve, di colore bianco crema, raggiungono una lunghezza anche superiore ai 2 cm e scavano nello spessore della parte più giovane e tenera delle travi, l'alburno, che non viene attaccato, perchè ormai non contiene più le sostanze azotate che permettono loro di digerire la lignina e di cui sono molto ricchi gli strati più esterni e la corteccia.

Per lo stesso motivo, i tarli cerambicidi attaccano generalmente travi e carpenterie non più vecchie di 90 anni, in quanto le sostanze azotate di cui necessitano permangono nel legno per poco più di questo lasso di tempo, dopo il taglio.

Gli attacchi da tarli cerambicidi sono molto invasivi perchè, riducendone il diametro, possono compromettere la portanza meccanica delle tarvi.

Durante la fase di scavo, le larve emettono un rumore continuo, rendendo molto fastidioso il soggiorno nei locali, in particolar modo nelle ore notturne.

Le larve dei tarli cerambicidi scavano gallerie in tutte le direzioni, fino ad intersecarsi fra loro. Ciò può comportare lo sfarfallamento di più tarli adulti dallo stesso foro comune.

Spesso, dunque, risulta sottostimato, in base al numero dei fori di sfarfallamento riscontrati, il numero effettivo delle larve attive e dedite allo scavo, il che può preludere a spiacevoli sorprese successive.

Il tarlo adulto, lungo circa 2 cm e dalla colorazione che va dal bruno-nero al bruno-giallastro, sfarfalla attraverso fori ovali di notevoli dimensioni (da 4 a 9 mm).

Il rosume ha una consistenza soffice ed un colore tendente al crema.

Le condizioni ottimali per lo sviluppo dei tarli cerambicidi sono l'alto tasso di umidità e le temperature relativamente elevate (oltre i 17-18 °C).

Il loro ciclo biologico è molto lungo (da 7 a 15 anni, a seconda delle condizioni ambientali) e gli adulti, ottimi volatori, diffondono in modo esponenziale l'infestazione, grazie alla loro prolificità.

In caso di infestazione da tarli cerambicidi, si rivela necessario disinfestare tutte le strutture lignee, comprese quelle che non hanno ancora manifestato un'attività conclamata con gli sfarfallamenti, poichè non è possibile determinare con esattezza dove le femmine abbiano deposto le uova.


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